Architetto Tullio Pojero


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Giardino Babilonese, Egizio

Pubblicazioni > Il giardino nel tempo > I Giardini nel'antichità

Nell’antichità i giardini erano manifestazioni pratiche; nelle culture dell’antico Oriente, dell’Egitto e della Mesopotamia, il giardino è rappresentato da un’area delimitata in cui sorge una vegetazione particolarmente rigogliosa, di piante ornamentali, circondato da un ambiente esterno.

Importante ricordare che il giardino e in particolar modo le piante ed i fiori erano associate a figure femminili.
Elemento simbolico molto presente nell'antichità era infatti l’albero come elemento di vita come lo è anche rappresentato nella donna. La figura femminile,in molte religioni, si identifica appunto come linfa vitale.

I giardini più antichi sono quelli egizi .Uno dei primi di cui si abbia notizia e di cui conosciamo una descrizione, anche se non ne esiste nessuna rappresentazione grafica, è il giardino di Meten un alto ufficiale e gran sacerdote che visse sotto l'ultimo faraone della terza dinastia e il primo della quarta, verso il 2700 a.C.
Il giardino faceva parte di una villa in un recinto quadrato di 105 metri di lato. Il terreno era piantato ad alberi: palme, fichi ed acacie. Davanti alla casa vi erano un pergolato e due vigne che producevano il vino necessario al padrone. Infine molti bacini di acqua, circondati dal verde della vegetazione, offrivano un ottimo rifugio per gli uccelli acquatici. Questa è una delle prime descrizioni di giardino che esista e, anche se dobbiamo lavorare di fantasia per ricostruirlo.


I giardini pensili di babilonia sono una delle sette meraviglie del mondo antico. Nel VII secolo Nabucodonosor, re babilonese, avrebbe fattocostruire sulle terrazze dei palazzi di Babilonia meravigliosi giardini, comprendenti le specie di piante rare conosciute fino ad allora .
La maggior parte dei giardini si trovavano su grandi terrazze sovrapposte in più ordini, ubicati tra le mura del palazzo. Essi erano indipendenti verso l'esterno. Attraverso ricostriuzioni e ritrovamenti archeologici si suppone che fossero costruiti da uno strato di terreno dello spessore di circa due metri posto sopra ad uno strato drenante, il tutto doveva appoggiare su un fondo impermeabile sorretto da muri e volte. L'acqua era alimentata da condotte interrate. L'impianto di irrigazione era complesso e per la prima volta fu realizzato un sistema per fa percorrere l'acqua dal basso verso l'alto. Nei giardini erano presenti varie tipologie di alberature e numerose piante da fiore, come ad esempio alberi di alto fusto, palme, cipressi e pini.
Attraverso iscrizioni e scoperte sono state ritrovate informazioni sulla realizzazione dei giardini : “
ho creato un giardino nella città alta ed in quella bassa, con i prodotti provenienti dalle terre vicine. Ho spianato e livellato le montagne ed i campi della terra..... così che le piante vi possano prosperare e vi ho scaricato un canale per l'irrigazione”.



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