Architetto Tullio Pojero


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il giardino giapponese

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IL GIARDINO GIAPPONESE, OVVERO L’ARTE NASCOSTA


“L’ambiente naturale muta a seconda del cuore.
il cuore è impuro l’ambiente ne risulta inquinato;
cuore segue la natura e ne viene contagiato.

l’ambiente naturale è sereno il cuore diviene luminoso.”
Henjo Hakki Shoryoshu


I giardini occidentali sono sempre strutturati secondo linee geometriche e basati nel modellare e riorganizzare la natura e lo spazio, i giardini orientali sono strutturati considerando l'uomo in rapporto armonico con la natura, credendo che egli potesse vivere pienamente solo in unione con i ritmi universali della natura stessa.'arte del giardino giapponese ha una lunga storia ed è espressione fra le più distinte della cultura del giappone. Per i giapponesi non c'è alcuna separazione tra vita, arte e religione, così come non c'e distinzione tra natura ed uomo.


Il giardino giapponese è una vera e propria opera d'arte e come tale va osservato e contemplato. E' un'arte della composizione che deve manifestarsi il meno possibile come tale; è un'arte nascosta, dove “la capacità dell'artefice di celare i segni lasciati dall'intervento della sua mano” fa si che il giardino si distingua difficimente da un paesaggio reale. Il giardino giapponese è sempre un risultato di un intervento dell'uomo sulla natura, ma la sua artificialità è vista come una riproduzione artistica, che ripropone un dialogo intimo tra l'artista ed il mondo circostante .




principi fondamentali dell'arte nascosta sono codificati nel “ testo che insegna a costruire i giardini”. Nel testo viene sintetizzato il concetto di estetica. Gli elementi fondamentali per la comprensione dell'arte giapponese in generale, del giardino sono:

vuoto - assenza - silenzio


La percezione giapponese del mondo è fatta di spazi, pause, silenzi. Il non è il nulla, il non essere, ma “la possibilità di tutti gli eventi, di tutte le cose:
il vuoto è il massimamente pieno” ;
l'assenzaci mette in relazione con lo spazio, che altro non è il vuoto, così come il vuoto è la forma; il è quella condizione che ci permette di sentire l'anima delle cose.

Non è un caso che il giardino giapponese viene rappresentato con l'espressione “mare del nulla” e che “ a eccezione del suono dell'acqua che scorre, tutto tace nel giardino giapponese”.

Il giardino giapponese è la riproduzione in scala del paesaggio mitico.
Nella progettazione si cercano di individuare quei elementi.

Lo spirito giapponese prima e dopo il buddhismo si fonda sullo shintoismo, religione animista che vede la natura pervarsa dagli dei, i “kami” che dimorano i particolari luoghi naturali: animali, piante, montagne, cascate, rocce, pietre ed alberi. Il punto di contatto dell'uomo con le divinità era il sacro recinto naturale forma primordiale del giardino .


Elementi di base nella realizzazione di un giardino giapponese

ll giardino viene progettato cercando di ottenere alcuni particolari risultati; tra questi di notevole importanza è basato sull'importanza del punto di osservazione dell'osservatore in modo che anche un piccolo giardino dia l’impressione di essere un bosco o una radura di grandi dimensioni per questo in genere si pongono a dimora alberi di media grandezza, in piccoli gruppi, ad imitare dei boschetti; si preparano inoltre dei vialetti e dei sentieri, in modo da indirizzare lo sguardo dell’osservatore verso i punti salienti del giardino.

Per ricordare la natura è anche importante posizionare nel giardino dell’acqua, che si tratti di un ruscello gorgogliante o di un piccolo stagno, evitando però fontane o piscine dalle forme rigide, dall’aspetto eccessivamente artificiale.


Quindi ogni elemento deve ricreare l’armonia e l’equilibrio della natura, acqua, alberi e rocce vengono posizionati in maniera armonica, evitando di dare l’impressione di un luogo artefatto.

- Asimmetria: tutto ciò che è simmetrico è artificiale, creato dall’uomo; quindi le forme di un giardino giapponese sono sinuose e piacevoli;

- Disparità: per evitare la simmetria gli elementi inseriti nel giardino vengono posti in numero dispari; in genere la figura a cui si tende è il triangolo;

- Contrasto: fondamentale nel giardino giapponese l’incontro tra elementi contrastanti; alti alberi vicino a bassi arbusti, le rocce vicino all’acqua, un piccolo canneto vicino al sentiero;

- La natura: la natura deve essere il principio e la fonte di ispirazione fondamentale per chiunque si appresti a progettare un giardino giapponese; in un piccolo spazio si cerca di riportare le sensazioni evocate dagli ampi orizzonti naturali

il giardino secondo la filosofia “zen”

L' influenza del buddhismo zen ha dato una dimensione spirituale al giardino giapponese, sopratutto come spazio di meditazione. Lo zen richiede disciplina e autopurificazione, che i monaci praticano attraverso la realizzazione dei giardini, secondo una pratica chiamata “ishidateso” cioè posizionamento di pietre da parte di un monaco.







Il termine è la lettura giapponese del vocabolo cinese , cheletteralmente "meditazione".Lo è la ricerca dell’illuminazione personale, cioè del raggiungimento di una comprensione intuitiva della realtà (), non attraverso la ragione, ma con lunghe sedute di meditazione () e attraverso l'attenzione esercitata anche nelle occupazioni più semplici.


Nella cultura del giardino il “giardino zen” viene attribuito quasi esclusivamente al giardino secco, in giapponese Questo tipo di giardino rinuncia a tutte le possibilità decorative per favorire l'attività meditativa. Le Giardino Zen sono contenute e preferibilmente vi deve essere un muro di cinta. Inoltre vi devono essere di osservazione studiati.L'osservazione della natura rivela anche la preferenza dell'asimmetria, ma sempre in uno stato di equilibrio, elementi compositivi sono sempre raggruppati in numero dispari (3,5,7)

Nella lettura dei giardini èpossibile riscontare la presenza di forme triangolari con la presenza di rocce e piccole alberature il tutto bilanciato in termini di massa e peso. L'equilibrio dipende inoltre dalla giusta forma e misura degli spazi all'interno della composizione costituiti da areedi ghiaia o muschio, stagni, recinzioni o cielo.La grandezza in scala degli oggetti puòessere scelta per dare un'illusione di prospettiva e distanza; ciòèreso piùfacile dall'abitudine di piantare alberi nel loro stadio di maturitào comunque ad uno stadio di sviluppo spaziale che viene scelto come definitivo.Il contrasto èun'altra caratteristica dal giardino giapponese. Vi sono contrasti tra i vari elementi utilizzati: tra piante e rocce, piante e ghiaia, piante e steccati, acqua e rocce, o in termini di colore, forma, struttura.l' accesso deve avvenire solo per rastrellare la sabbia. Nella maggior parte dei giardini le piante non vengono utilizzate: l'unico vegetale consentito èil muschio.


I Giardini Zen sono quindi usati come opere d' arte o rappresentazioni dei principi Zen.Spesso sono affiancati ad un giardino tradizionale ricco di piante bonsai di azalee.


Una scelta attenta di piante e alberi puòpoi rendere significativo e apprezzabile il cambio delle stagioni. Sullo sfondo dominante di sempreverdi, la presenza di pochi alberi decidui o portatori di fiori regala un contrasto di inattesa potenza. La parata di colori e di effetti di luce dall'inverno alla primavera inoltrata èofferta da Hamamelis, seguite da camelie, fiori di albicocco e pesco e poi dalla macchia brillante delle azalee sempreverdi.i cespugli a foglia larga e le conifere ad ago costituiscono la continuità, l'acero, il ginkgo e il partenocisso ravvivano di gialli e di rossi l'autunno. L'obiettivo fondamentale del giardino giapponese èquello di suscitare una profonda reazione psicologica ed emozionale attraverso l'uso di tutti questi elementi in forma simbolica .


Simbologie del giardino giapponese


Nella filosofia Zen il "mare" di sabbia, ideale trasposizione dell’eternità, èl’elemento principale del giardino secco che , come simbolo della vita meditativa, si contrappone a quello roccioso, simbolo della vita terrena e materiale. e recinzioni sono elementi architettonici di grande importanza nel giardino giapponese caratterizzato da una composizione perfettamente studiata, nella maggior parte dei casi, in spazi di limitate estensioni. Essi infatti rappresentano la necessaria cornice entro la quale il giardino racchiude i riferimenti e le principali prospettive quasi come quinte teatrali di una accurata scenografia.
sono 3 elementi basilari indispensabile: che sono acqua, roccia e verde

L'acqua significa Vita, senza l'acqua una persona non puòvivere. L'acqua deve scorrere da est ad ovest, come il sorgere ed il tramontare del sole.

Rocce formano un punto di pace nel giardino. Forme rotonde portano atmosfera e pace. la posizione e importante, la roccia deve dare l'impressione che sia lìda sempre.

Il giardino deve esseretutto l'anno, soltanto nella primavera ci sono alcune fioriture, come l'azalea, il rododendro, la camelia ecc.

Le nell'acquasignificano gli ostacoli nella vita di una persona.

Le pietre nel giapponesezen in stile karensasui particolare importanza, di norma richiamano la forma delle montagne, quasi onnipresenti nel paesaggio giapponese, e sono immerse normalmente in una distesa di ghiaia che ha il compito di simboleggiare l’acqua, il mare. Possono anche essere impiegate tra i vegetali come vette che si stagliano dall’uniformitàdella vegetazione sottostante. La pietra èl'elemento di unione tra il mondo inanimato costituito da vialetti e ghiaia e il mondo vivo di piante e specchi d'acqua. Su di esse viene fatto crescere muschio ed erba al fine di riprodurre la genuina proliferazione di vita sugli elementi immutabili ed immobili del mondo naturale.


La forma delle rocce non ècasuale e deve trasmettere significato, si differenziano quindi esemplari di prostrati (Kikyaku) a simboleggiare la terra, ramificate (Shigyo) a ricordare il fuoco, alte e verticali (Taido) come le vette che rappresentano, piatte o a cuscino (Shintai) a voler richiamare l’acqua.


Primo tipo: (abbinato al legno)Sono pietre alte e verticali. Simboleggiano i grandi alberi
e,il loro aspetto fallico, la fertilitàNei raggruppamenti di pietre all'interno del giardino,
vengono disposte verso il fondo, dietro a tutte le altre ;

Secondo tipo: (abbinato al metallo)Sono pietre verticali basse e simboleggiano le due
delle qualità del metallo: stabilità e fermezza. Generalmente sono raggruppate con le
pietre verticali alte;


Terzo tipo: SHIGYO (abbinato al fuoco) A questo insieme appartengono le pietre arcuate e
ramificate a ricordare la forma della fiamma. Vengono posizionate di fronte e lateralmente
rispetto alle pietre di altre forme;

Quarto tipo: SHINTAI (abbinato all'acqua) Le pietre piatte o orizzontali che vengono poste
lateralmente agli altri gruppi per armonizzarli;

Quinto tipo: KIKYAKU (abbinato alla terra) Sono principalmente le pietre prostrate o
reclinate. Vengono utilizzate per armonizzare gli altri raggruppamenti dove ve ne sia
bisogno. Il simbolo della terra è quindi utilizzato a fini completativi.


L 'acquapuò anche essere presente nel giardino giapponese semplicemente sotto forma
di ghiaia, che verrà opportunamente movimentata con dei disegni ondeggianti realizzati
con un semplice rastrello.


Un piccolo abete sempre verde rappresenta "l'eternità". 'acero giapponeserappresenta la
impermanenza delle cose perché in autunno perde le sue foglie.


Il giardino può essere formato da roccia e sabbia come luogo di meditazione, fino ad arrivare a giardino complessi composti da elementi botanici, con piante che fioriscono una per volta; il giardino deve essere osservato dalla casa, non è luogo di incontro, poiché il giardino deve essere fonte di riflessione. Le piante devono assumere delle forme "naturali" imposte dall'uomo (conifere sempre verdi, e a caducifoglie a crescita lenta).


Un esempio del giardino giapponese : il Ryoan – Ji di Kioto


Uno dei più celebri giardini dello stile karasansui è quello del Tempio Zen di Ryoanji di Kioto. Il tempio fu costruito nel XV secolo da un potente guerriero, mentre il giardino sembra risalire al periodo Edo ( 1600 – 1868). ' costituito da un rettangolo do ghiaia in cui trovano posto cinque gruppi di pietre; la chiaia è rastrellata a cerchi concentrici attorno alle pietree a
linee diritte nel restante spazio; unico elemento verde è rappresentato dal muschio, non contemplato nel progetto originario,formatosi successivamente su alcune pietre. Lo spazio dedicato al giardino è chiuso su due lati da un recinto basso, sul terzo da una parete più alta nella quale si apre una porta; sulla restante parete si aprono ambienti interni al monastero.

Questo giardino può essere sicuramente considerato il simbolo del giardino zen in quanto tale simbolo del satori, ovvero illuminazione che i monaci raggiungono attraverso l'esercizio dell'arte. Esso è un luogo di meditazione e di contemplazione : “ nella pratica di meditazione il maestro pone al disepolo problemi paradossali, la cui soluzione non può essere trovata intellettualmente ma solo intuitivamente: sono i koan.”



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